Basilio Magno, "il Grande" (in greco: Βασίλειος ο Μέγας; Cesarea in Cappadocia, 329 – Cesarea in Cappadocia, 1° gennaio 379), è stato un vescovo greco, venerato come santo dalla Chiesa, di cui oltre che vescovo fu confessore e Dottore della Chiesa e primo dei Padri cappadoci. Basilio detiene un posto di grande importanza nella storia della liturgia cristiana, vissuto alla fine dell'era delle persecuzioni, i riti della Chiesa che prima erano affidati alla memoria e alla estemporaneità iniziarono, la liturgia iniziò ad essere influenzata da brevi rituali. L'influenza di Basilio in questi rituali è ben attesta nelle fonti. Restano dubbi su quali parti della Divina Liturgia siano state scritte di suo pugno e quali gli siano state semplicemente attribuite, visto i millesettecento anni che ci separano da lui.
Molte delle attuali liturgie delle Chiese cristiane che portano il nome di Basilio non sono interamente frutto del suo lavoro, nella forma attuale, ma ne conservano un richiamo all'attività di Basilio, che ne formulò le iniziali formule liturgiche e il canto degli inni. Gli studiosi di patristica riconoscono che l'attuale liturgia di Basilio «porta inconfondibile la traccia della sua penna della sua mente e del suo cuore»
Anche a Desulo la prima domenica di settembre si festeggia San Basilio, patrono del rione di Ovolaccio.
Durante la celebrazione sacra, vengono investite le nuove"Prioresse" che prendono il posto a quelle uscenti che per un anno hanno detenuto il priorato eseguendo con parsimonia tutti i loro compiti. Alla fine della celebrazione, il santo, preceduto dai gruppi sacri delle Prioresse, viene portato in processione lungo le vie del vecchio rione di Ovolaccio, sino al suo ritorno nella Chiesa del Carmelo.